Nel girone di ritorno, il Catania ottiene dei risultati al di sopra delle aspettative benché alla 28ª giornata, i siciliani sono all’ottavo posto a quota 41 punti vicino all’Europa League. Venne scelto questo nome ispirandosi al soprannome dato al vecchio campo del Milan, un campo di periferia milanese vicino a Linate. Nella periferia milanese sostenuta dalla gente delle popolari case di ringhiera, i milanisti superano i baùscia nerazzurri della centrale Arena Civica e della ricca borghesia dei bei palazzi cittadini. Fa il suo ritorno in maglia granata anche l’attaccante Cedric Gondo, ingaggiato il 17 settembre dopo essersi svincolato dalla Lazio. ZEMAN: il ritorno a Salerno 15 anni dopo. Col Lecce ormai matematicamente relegato ai play-off e l’Empoli già promosso in massima serie, il 10 maggio 2021, la Salernitana si presentò per giocare l’ultimo turno di campionato allo Stadio Adriatico di Pescara, dove già nel 1991 e nel 1996 aveva perso, rispettivamente, la permanenza in Serie B e la promozione in Serie A. Mentre la diretta rivale per il secondo posto (il Monza) crollava inaspettatamente in casa col Brescia, il rigore di Anderson e le marcature di Casasola e Tutino spianavano alla squadra di Salerno la strada per la promozione in Serie A, dopo 22 stagioni di assenza.
Il primo confronto con l’Uruguay fu quello ai Giochi olimpici 1928: in semifinale, i sudamericani si imposero per 3-2. Le due squadre si ritrovarono dopo oltre quarant’anni, nel primo turno dei Mondiali di Messico 1970: l’incontro finì 0-0 ed entrambe accedettero ai quarti di finale. Ogni edizione dei campionati mondiali di calcio, a partire dal 1966, ha avuto la propria mascotte. Nello stesso anno venne ideato l’inno, tratto dal film L’armata Brancaleone. Nel 2009, così come accaduto per altri gruppi della curva milanista, anche le Brigate Rossonere sono state assorbite dal solo ed unico gruppo che gestisce il tifo rossonero: Curva Sud Milano. Il loro striscione, così come quello della Fossa dei Leoni, continua ad essere esposto in curva, come simbolo di rispetto nei loro confronti e come simbolo di continuità con i vecchi appartenenti che fecero la storia di questa gloriosa curva. Poi naturalmente stanno nascendo delle app e dei software per incentivare appunto questa nuova modalità di trasporto. Il nigeriano Joel Obi, ex Chievo, e il norvegese Stefan Strandberg, svincolato dai russi dell’Ural, sono i primi acquisti della nuova stagione.
In questa stagione la squadra si toglie molte soddisfazioni, tra cui il pareggio in casa della Juventus (2-2) dopo aver condotto per 0-2 fino agli ultimi minuti, un altro sempre in casa del Napoli (futuro campione d’Italia) per 1-1, e la vittoria in casa della Lazio per 1-3. Si segnala un cambio a stagione in corso riguardo gli allenatori, con Davide Nicola che viene esonerato in favore di Paulo Sousa. Negli ultimi 90′ della stagione, nonostante la disastrosa sconfitta interna patita per mano dell’Udinese (0-4), i Granata ottengono una clamorosa salvezza in virtù della mancata vittoria dei sardi (0-0) sul campo del già retrocesso Venezia. A mercato già chiuso i Granata si assicurano inoltre le prestazioni dello svincolato Franck Ribéry, che firma il 6 settembre e viene presentato lo stesso giorno all’Arechi insieme al resto della squadra. Alla guida tecnica viene confermato il tecnico marchigiano Fabrizio Castori, già artefice della promozione granata e alla sua seconda stagione in A dopo quella del 2015-2016 con il Carpi. Nella stagione 2023-2024 la Salernitana parte malissimo, tra sconfitte e pessime prestazioni.
La stagione 2022-2023 parte bene per la Salernitana, che ottiene ottimi risultati che la vedono mantenere la categoria senza mai stare in zona retrocessione. E ovviamente siamo pronti a continuare in questo percorso anche adesso che il mercato è finito e che ci avviciniamo a un avvincente finale di stagione e a un grande campionato europeo”. Oltre ai 13 gol in campionato a firma proprio di Gennaro Tutino, a contribuire alla promozione della squadra capitanata da Francesco Di Tacchio fu un gruppo estremamente affiatato, capace di reagire a situazioni di svantaggio, ribaltando il risultato in alcune partite cruciali della stagione. In fondo lo devono proprio ad Astori che sapeva bene cos’era lo sport, l’esaltazione della vittoria, la delusione della sconfitta, il ruolo dei tifosi. Questa classificazione terminologica tra le due tipologie di tifosi andrà spegnendosi sul finire degli anni 1960 insieme alla riconfigurazione dell’assetto socioeconomico dell’Italia e della realtà lombarda, sino a essere ormai inutilizzabile se non per ragioni puramente burlonesche e di sfottò. Con l’ammodernamento dell’abbigliamento tecnico e con il variare degli sponsor tecnici, la maglia cagliaritana ha subito dagli anni 1980 delle leggere variazioni che comunque non hanno stravolto la sua struttura classica. Proprio questa maglia fu d’ispirazione quando nel 1946, alla ripresa del Giro d’Italia dopo la pausa dovuta alla Seconda guerra mondiale, si decise di istituire un premio anche per l’ultimo in classifica.