Maglie calcio joma manica lunga

Massimo Dutto, Giorgio Vegetti, 80 anni di Monza, Monza, Supplemento al periodico quindicinale «Il Brianteo» edito dal Calcio Monza, settembre 1992, p. «Quel che conta nel progettare una campagna di vendita, dal punto di vista di un club, non è trarre il massimo profitto da ogni maglia, ma capire che ogni tifoso che la indossa diventa un ambasciatore», dice Peter Rohlmann, titolare di Pr Marketing. Come Liverpool e Udinese, che hanno indossato maglie ricavate dal riciclo di bottigliette in plastica. Negli ultimi 20 anni la vendita di divise replica di quelle indossate dai professionisti, è aumentata del 157%. La Premier League addirittura del 167%. E non stupisce che nella top 10 dei club che nel 2022/23 hanno venduto più maglie quattro siano inglesi, a partire dal Liverpool, che guida la classifica con 1,8 milioni di pezzi venduti. E se il guadagno per i club su ogni maglia è modesto, si parla di meno di 10 euro, le esternalità positive sono incalcolabili.

Un netto miglioramento per l’ultima finalista di Champions League che ha visto passare il suo guadagno stagionale da 12,5 a 20 milioni garantiti e se i risultati della formazione nerazzurra fossero sulla falsa riga dell’ultima stagione questa cifra è destinata sicuramente a crescere. La scelta del colore è un omaggio alle «Notti da Champions». Ancora più distante è il solito Real Madrid, che grazie alle sue 14 Champions League, cinque conquistate nelle ultime 10 stagioni, ha un contratto con Adidas da 120 milioni all’anno. Diverse le particolarità per quanto riguarda i club italiani, considerando ad esempio il caso del Venezia, che nelle scorse settimane ha messo in vendita una maglietta diversa rispetto a quella che viene utilizzata in campo da Pohjanpalo e compagni al prezzo di 120 euro, senza la possibilità di personalizzazione quantomeno online. Così, se in passato erano solo gli appassionati di calcio a conoscere e a comprare le casacche delle squadre, nelle ultime stagioni il discorso è cambiato. La Juventus ha mandato in giro 680 mila maglie, che le valgono il primo posto tra le italiane ma solo il 9° al mondo. Intorno ai ritiri, che avvengano nei centri di allenamento o in località più fresche come quelle di montagna, non può mancare il marketing, che costituisce una voce importante di incassi per le società calcistiche di tutto il mondo.

La chiesa ha una sola navata, caratteristiche sul prospetto esterno le gelosie delle finestre che si affacciano lungo tutto l’asse maggiore del prospetto seicentesco di stile austero, impreziosito da conci in pietra arenaria. «Molti club, dal Borussia Dortmund al Southampton, hanno provato a lanciare un proprio marchio – dice Rohlmann – ma nessuno di loro ha avuto successo per più di 5 anni: non è un modello a lungo termine». Acquistare una maglietta completa in Italia di un club di Serie A pesa addirittura il 4,6% sullo stipendio medio mensile, numeri più alti rispetto agli altri campionati, in cui si va dal 3,9% della Liga fino al 2,8% della Bundesliga. La maglia del Napoli è anche quella che costa più di tutti in Europa, considerando appunto la maglietta con tutte le personalizzazione: battuti i 145 euro dell’Olympique Marsiglia e i 144 euro del Newcastle, mentre giù dal podio troviamo Monaco (138 euro), Nizza e Olympique Lione (136 euro) a completare le prime posizioni. Rincaro di 20 euro per il Milan, da 120 a 140. Ma secondo la ricerca, questo aumento non frenerà la domanda che sarà destinata comunque a salire. Simile è l’accordo fra Puma e Milan, ma le due milanesi guardano da lontano la Juventus che con Adidas ha stipulato un contratto che permette ai bianconeri di incassare 51 milioni di euro a stagione.

In particolare, infatti, analizzando il costo della singola maglietta (senza patch né personalizzazioni), emerge come nel 2016/17 una singola maglia costasse in media 74 euro: il prezzo in questi anni è salito del 21%, con un tasso di crescita annua di circa il 2%. I club di Premier League sono quelli che hanno visto crescere maggiormente i costi, con un aumento del 41% passando da 63 a 88,6 euro di media, maglie da calcio più belle 2025 mentre per la Serie A i prezzi sono saliti del 23% da 77,6 a 95,4 euro. Ed è per questo che i club più fortemente identitari scelgono di farsi le maglie da sé. Nell’analisi, come detto, emerge come la Serie A sia il secondo campionato dove le maglie complete costano di più. Il campionato del Foggia del presidente Armando Piccapane, dell’allenatore Nardino Costagliola e del nuovo pilastro dei rossoneri, Cosimo Nocera, fu vinto alla grande. «Come IULM – spiega la professoressa Daniela Corsaro, docente di Marketing all’università milanese – abbiamo fatto una ricerca: oggi l’89% dei giovani nel mondo pretende che la sostenibilità nella catena del valore sia reale, non solo proclamata a livello corporate». L’intuizione notturna di un grafico, dei creator capaci di ripensare i soliti pattern, uno sguardo alla storia del proprio club, i simboli cittadini: i fattori che concorrono a definire un’estetica di successo di una squadra di calcio della nostra Serie A sono pressoché infiniti, così come sono tanti i motivi che ogni anno possono far precipitare l’hype legato al merchandising nell’oblio, la nemesi di tutti gli uffici marketing.

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By Viviana

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