Nella stagione 2024 – 25 la nuova compagine viene inserita nel girone A di Promozione insieme a Bujese Calcio, Calcio Aviano, Cordenonese 3S, Corva, Cussignacco Calcio, Gemonese, Maranese, OL3, Sedegliano, SPAL Cordovado, Torre, Tricesimo Calcio, Union Martignacco e Unione S.M.T. La stagione 1952-1953 fu caratterizzata da un lungo testa a testa con la Mestrina, al termine del quale i neroverdi, sotto la guida del nuovo allenatore Felice Arienti, vinsero il girone venendo ammessi alle finali per l’accesso alla Serie C insieme a Carrarese, Lecco e Magenta: al termine del girone all’italiana conclusero in testa alla classifica tre squadre per due soli posti-promozione disponibili; nell’ulteriore ciclo di spareggi il Pordenone vide svanire il sogno del ritorno in Serie C pareggiando con la Carrarese e perdendo con il Lecco. Nei due anni successivi, con Giuseppe D’Antuono alla presidenza e nonostante la presenza in organico nella stagione 1989-1990 del fantasista ex-Inter Evaristo Beccalossi (fu contattato anche il fuoriclasse brasiliano Dirceu che però passò all’Ebolitana) retrocesse dall’Interregionale al campionato di Promozione (l’Eccellenza regionale fu introdotta a partire dalla stagione 1991/92) nel quale finì all’ultimo posto con una sola vittoria stagionale (in trasferta contro il San Sergio).
Il 28 agosto allo stadio comunale di Cervignano del Friuli, dopo oltre un anno senza disputare gare ufficiali, i ramarri scendono in campo nella gara di Coppa Italia Promozione pareggiando 1-1 contro la Pro Cervignano Muscoli (rete di Marco Zanin). Nella stagione seguente, in Serie C, le partite casalinghe si giocano ancora a Lignano Sabbiadoro ma a partire dalla trentesima giornata di ritorno (5 marzo 2023, 1-1 contro la Pergolettese), i ramarri dopo quasi quattro anni tornano nuovamente sul territorio pordenonese per giocare le ultime gare di campionato allo stadio Omero Tognon di Fontanafredda. La sfida contro quest’ultima sarà anche ricordata come l’ultima gara ufficiale nel professionismo giocata dai naoniani allo Stadio Ottavio Bottecchia. Inseriti nel girone C della serie D, i naoniani conclusero la stagione 2008-2009 in sesta posizione con 50 punti (Lella miglior marcatore dei ramarri con 9 reti). La stagione 2018-2019 è quella della prima storica promozione in Serie B: sotto la guida del nuovo allenatore Attilio Tesser il Pordenone resta stabilmente al comando del girone B e il 28 aprile 2019, battendo per 3-1 la Giana Erminio e staccando così la Triestina di 5 punti a una giornata dal termine, conquista l’accesso alla seconda serie. Dal 1920, il Foggia ha adottato come prima maglia un kit a strisce verticali rossonere di eguale larghezza, con poche varianti.
Dal libro «I protagonisti del calcio meratese – Annuario illustrato 1984/85» e supplementi «Tuttocalcio» editi nel 1986 e 1987 dal settimanale comasco «Il Giornale di Merate». Dopo diversi incontri tra le delegazioni delle due Coree, la Corea del Sud ha ufficializzato la candidatura congiunta con il solo Giappone, precisando che la scelta era dovuta alla difficile situazione politica in Corea del Nord, che avrebbe reso difficile l’approdo di turisti nel paese, e allo sviluppo economico e industriale tra i più poveri del mondo. Lo stadio storico dello Zola era l’impianto Melotti situato a Ponte Ronca, paese di origine di una delle due società fondatrici. Alberto, dal canto suo, che sperava trovar Cambiasi solo, si rimbrunì anche più vedendo la compagnia – fra cui due o tre dei suoi più maledici odiatori – che si scambiarono un sorriso e dei cenni, come per concentrarsi ad attaccarlo. Il 29 agosto 2022, la Puma presentò l’ultima seconda divisa della sua sponsorizzazione: su base bianca vi erano delle strisce tricolori nella parte centrale, maglia da calcio personalizzata snodandosi anche sulle maniche. Indossa una divisa a strisce verticali di colore rosso e nero, da cui il soprannome di rossoneri; i colori furono scelti da Herbert Kilpin, fondatore del club, per rappresentare il fuoco dei diavoli milanisti e la paura degli avversari nell’affrontarli.
Ettore Setten lasciò in favore di Lino Mungari e il neo presidente riuscì a iscrivere il club nel campionato di Eccellenza Friuli Venezia Giulia, ma la stagione 2003-2004 si rivelò altamente problematica: tra difficoltà economiche e contrasti interni al club, la squadra finì per sfaldarsi a stagione in corso. Solo dalla Prima Categoria 1992-1993, grazie al secondo posto dietro alla compagine udinese del 7 Spighe di Basiliano, il Pordenone cominciò la sua lenta risalita in concomitanza con l’arrivo del presidente Ettore Setten nell’estate del 1994. Nella stagione 1994-95 infatti i neroverdi conquistarono l’Eccellenza (1ºnel girone A di Promozione davanti al Pozzuolo), raggiunta il 2 aprile 1995 con quattro giornate di anticipo e 50 punti incamerati su 60 disponibili. 1921-1922 – La società non partecipa ad alcun campionato iscrivendosi nell’estate successiva alla Terza Divisione Veneto. Centro-Sud di Serie C. Retrocessa in Prima Divisione volontariamente per motivi economici. Nel campionato Interregionale di Prima Categoria 1957-1958 la squadra poté avvalersi delle prestazioni di Omero Tognon: già protagonista per undici stagioni con la maglia del Milan, si sdoppiò nella duplice veste di giocatore-allenatore, con Toni Bertoli in panchina. Al termine del campionato Rachid Arma si rivelerà capocannoniere della squadra con 18 realizzazioni.